L’antico paese sorgeva più a nord su uno sperone a picco sul torrente Armea a dominio delle vie che dal mare risalivano la valle mentre la zona risulta frequentata già in età preistorica, con un castellaro abitato dagli antichi Liguri, ubicato sul vicino Monte Colma. In epoca romana ebbe la funzione di luogo di controllo sulla via Julia Augusta mentre in età imperiale si affermerà soprattutto come località di sfruttamento agricolo, come dimostra la villa suburbana i cui resti sono ubicati nei pressi della spiaggia sotto il paese nuovo. Nel Medioevo fu dapprima dominio dei Conti di Ventimiglia per passare, a partire dal 1259-60, a far parte della Repubblica di Genova, seguendone le sorti. Il 23 febbraio 1887 un tremendo terremoto colpì la Riviera di Ponente seminando morte e distruzione: l’antico castello dei Conti di Ventimiglia e la sontuosa chiesa barocca, insieme a gran parte del borgo, andarono distrutti, causando numerose vittime tra la popolazione e lasciando sul terreno solo un cumulo di macerie. Nel secondo dopoguerra l’antico borgo terremotato è risorto a nuova vita grazie alla tenacia di una comunità internazionale di artisti, divenendo un’attrazione turistica con le sue botteghe e i sui atelier d’arte. Percorrendo le sue stradine, tra archivolti e crocicchi che convergono sulla chiesa barocca dalla passata magnificenza, tutta stucchi e nicchie, si coglie tutta la sua suggestione della sua tragedia.
All’ingresso della valle è posto il centro di Bussana nuova, riedificata dopo il 1887, secondo una planimetria che avrebbe dovuto riprendere quella dei borghi liguri, ma che in realtà ha sortito un effetto gradevole ma pur sempre anonimo. Consacrato nell’anno 1900 emerge sulla struttura del centro abitato la mole del tempio, di linee bramantesche, del Sacro Cuore, con aula a navata unica ma sovraccarica di decori liberty, con presenza di sculture policrome e stucchi vistosi. Interessante tra le altre opere d’arte la tela della Nascita del Battista di Mattia Preti (sec XVII).